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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

Ultimo post sulla solitudine. Considerazioni sul tema attraverso il romanzo "La solitudine dei numeri primi"

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In matematica, un numero primo è un numero naturale maggiore di 1 che sia divisibile solamente per 1 e per se stesso. Poi ci sono i "numeri primi gemelli", e cioè numeri primi che differiscono di due : 11 e 13 ad esempio. Sono numeri che non possono mai "toccarsi" perché sempre separati da un numero pari. Nel libro scritto da Paolo Giordano "La Solitudine dei Numeri Primi', da cui è stato realizzato anche il film, questa caratteristica si adatta perfettamente ai due protagonisti del suo romanzo: Alice e Mattia. I due ragazzi sono stati segnati nella vita dal vissuto traumatico della loro infanzia, che li ha resi insicuri e incapaci di creare legami affettivi importanti e profondi. Per chi non avesse letto il libro né visto il film, faccio un breve riassunto della trama. .......... TRAMA DEL TESTO. Alice viene presentata come una bambina di 7 anni che odia la scuola di sci che il padre le impone di frequentare. Una mattina di nebbia dal freddo intenso, la co...

Ancora sulla solitudine

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  Salve a tutti! Nell'ultimo post vi ho raccontato un mio sogno, che aveva come argomento di fondo la Solitudine. Nel commento del sogno, e nella sua interpretazione, avevo concluso rimandando la focalizzazione dell'argomento "Solitudine" al prossimo post. Allora eccomi: come avrete constatato se mi seguite, mantengo sempre la parola!🙂 ......... Vediamo prima di tutto, di dare una definizione al termine solitudine in psicologia: " La solitudine è una condizione e un sentimento umano nel quale l'individuo si isola, o per scelta propria (indole solitaria), per vicende personali, per eventi di vita. Altra motivazione invece è se viene allontanato o isolato dagli altri esseri umani." Fondamentale è la differenziazione tra queste due modalità di solitudine: la prima come scelta, la seconda come subita. Ovviamente questi due tipi di "soggetti solitari" sono decisamente diversi. I "volontari" della solitudine sono quasi sempre soggetti indi...

Solitudine e difficoltà di comunicare. I sogni che rivelano

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  Lei era lì, ai piedi della scala tesa verso la luna, una luna che sembrava galoppare tra nuvole immobili. In realtà lo sapeva che era il contrario. Che la luna rimane ferma. Che erano le nubi spinte dal vento, a muoversi e a "galoppare". Ma quel suo guardare era sempre guidato dagli occhi della sua mente, di quei suoi pensieri simili a un vortice che inghiottiva la realtà, modificandola in qualcosa che desse il senso del magico. Quella magia di cui era alla continua ricerca. Sì arrampicò febbrilmente, saltando nella foga dell'ansia, i primi gradini. E salì. Salì finché le mancò il respiro. Sì arrestò per riprendere fiato. Guardò giù. La base della scala non si vedeva tanto era lontana da terra. Poi guardò verso l'alto. Sopra di lei la scala si elevava all'infinito, su su, bucando le nuvole, perforando quel blu trapunto di stelle. Dritta fino alla luna saliva la scala. Una luna che saliva ancora, al di là delle stelle, infinitamente lontana. Remota. E irraggiungi...

Conclusioni sul significato essenziale del "Piccolo Principe"

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Come precedentemente anticipato il libro è una critica alla superficialità degli adulti. Mette il dito sulla differenza tra la purezza dell'infanzia che diventa saggezza, e la complessità del mondo adulto che spesso diventa superficialità e ipocrisia. Esplora quindi temi come l'amicizia, l'amore dell'essenza della vita, del tempo dedicato alle relazioni: "non si vede bene che col cuore", questo è il senso di questa frase. L'essenza della Vita non può essere colto dalla vista ma dal cuore. Senza perdere lo sguardo autentico del bambino. L'importanza dei legami è racchiusa nella frase della volpe: "il tempo che hai dedicato alla tua rosa è ciò che la rende unica e importante." I "grandi" hanno perso la capacità di guardare il mondo con il cuore. Il Piccolo Principe è la metafora dello sguardo infantile. Quello sguardo che gli adulti dovrebbero ritrovare. Ritrovare quello che in psicologia si chiama "IO bambino", che è l'...

Simbolismo e significato del Baobab nel testo del "Piccolo Principe"

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  Rieccomi. Avevo terminato il post precedente tenendo in sospeso l'interpretazione circa un' azione apparentemente "curiosa", cioè forse non comprensibile fino in fondo, compiuta dal Piccolo Principe. Riguarda l'albero del Baobab, per la precisione, i germogli del Baobab che il Piccolo Principe estirpa ogni mattina. Questa azione che compie con tanta cura, "rappresenta la necessità di un controllo costante e attento della propria vita". Il Baobab rappresenta le cattive influenze, le cattive abitudini, tutti quei problemi che -se non affrontati subito- possono diventare distruttivi. L'atto del Piccolo Principe di estirpare i germogli, è una metafora sull'importanza di affrontare i problemi fin dalla loro nascita, prima che mettano radici profonde e diventino impossibili da controllare. Per questo motivo estirpa i germogli ogni mattina, per evitare così che crescendo possano distruggere il suo pianeta. Quindi, a livello di simbolismo, il Baobab è ...

Per ritrovare quei sogni che la Vita troppo spesso spegne

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"Fate in modo che i vostri sogni divorino la vostra vita, affinché la vostra vita non divori i vostri sogni". È una frase di Antoine De Saint-Exupery, sicuramente un sognatore per eccellenza, se ha avuto la capacità di scrivere un racconto/fiaba divenuto quasi leggenda! L'avventura del "Piccolo Principe" ha alimentato la fantasia di talmente tanti milioni di persone, tra adulti e bambini, che si fa fatica a non credere -in fondo al proprio cuore- che la storia del protagonista, della saggia volpe, e dei vari personaggi che la abitano, non abbia un fondo di verità. Che forse il Piccolo Principe è esistito veramente e, come racconta lo scrittore nel suo libro, il pilota di cui narra, quel pilota che precipita con il suo aereo e che nella vastità del deserto incontra quello strano bambino... bè, forse è proprio lui. Almeno, a me piace crederlo. Perché, dovete sapere, che nella bellezza del deserto c'è anche quella speranza/certezza che, nella sua vastità, trove...

Quale Pace?

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  Ieri guardavo il Telegiornale. Documentava tutte le manifestazioni nei capoluoghi delle varie regioni d' Italia: Torino, Milano, Genova, Bologna, Roma, Napoli... Scene di grande violenza in nome della Pace... ma che senso ha? Quale contraddizione più grande di quella di associare la violenza alla pace? Un vero "ossimoro", se vogliamo scegliere un termine più erudito. Ma indipendentemente dai termini che vogliamo usare, è la realtà di queste giornate. Slogan come "Italia da bruciare", realmente agito da roghi accesi un po' ovunque, che attinenza può avere con la pace? Violenza in nome della violenza. È questo? È questa la pace, o "Pace" è solo un termine, una parola che diventa pretesto per fare uscire la rabbia, la frustrazione, e quella noia da riempire che spesso appartiene alle persone, per poi esplodere in maniera feroce tra migliaia di altri? Io forse sarò anche fissata nel ricordare le frasi più belle scritte e proclamate da personaggi famo...

Tante verità per affrontare con più leggerezza la Vita

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  "Quando la vita ti mette in ginocchio fai finta di allacciarti le scarpe". È vero che leggo tanto e, inevitabilmente, mi capitano durante la lettura frasi belle e meno belle, o che non mi regalano niente e mi lasciano indifferente. Ma è anche vero che spesso le vado a cercare certe frasi, certi pensieri di studiosi importanti, o brani di poesie, o ancora, stralci di romanzi famosi, tutto ciò che di interessante e sconosciuto possa incuriosirmi insomma. Perché io sono una persona molto curiosa. Tremendamente curiosa! Così vado su internet e trovo cose belle e cose brutte, pensieri superficiali e pensieri profondi, informazioni intelligenti e informazioni stupide. Tutto e il contrario di tutto. Come sempre nella vita. Ma questa frase senza autore mi ha colpita, perché è un consiglio, nella sua evidente metafora, che trovo estremamente giusto, vero, bello. E intelligente. Una metafora che aiuta chi è in difficoltà a tenere stretta, con la mano chiusa a pugno, la propria dignit...