Ultimo post sulla solitudine. Considerazioni sul tema attraverso il romanzo "La solitudine dei numeri primi"

In matematica, un numero primo è un numero naturale maggiore di 1 che sia divisibile solamente per 1 e per se stesso.
Poi ci sono i "numeri primi gemelli", e cioè numeri primi che differiscono di due : 11 e 13 ad esempio.
Sono numeri che non possono mai "toccarsi" perché sempre separati da un numero pari.
Nel libro scritto da Paolo Giordano "La Solitudine dei Numeri Primi', da cui è stato realizzato anche il film, questa caratteristica si adatta perfettamente ai due protagonisti del suo romanzo: Alice e Mattia.
I due ragazzi sono stati segnati nella vita dal vissuto traumatico della loro infanzia, che li ha resi insicuri e incapaci di creare legami affettivi importanti e profondi.
Per chi non avesse letto il libro né visto il film, faccio un breve riassunto della trama.
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TRAMA DEL TESTO.

Alice viene presentata come una bambina di 7 anni che odia la scuola di sci che il padre le impone di frequentare.
Una mattina di nebbia dal freddo intenso, la colazione appena mangiata non va giù, e se la "fa addosso" suo malgrado.
Si allontana quindi dal gruppo, ma nel tentativo di tornare a valle scivola in un dirupo.
"Ci saranno i lupi d'inverno?" è il pensiero di Alice.
La conseguenza di questa caduta la costringerà a rimanere zoppa per tutta la vita.
Mattia è invece un bambino dotato di grande intelligenza, al contrario della sorella gemella Michela affetta da una grave disabilità cognitiva.
Isolato dal resto dei coetanei per questo motivo, vive la sua infanzia in solitudine.
Quando viene invitato, insieme alla sorella Michela ad una festa di compleanno, temendo che questa potesse metterlo in imbarazzo la lascia in un parco, con l'intenzione di riprenderla a fine festa.
Quando fa ritorno però di Michela nessuna traccia.
La sorella è scomparsa e non verrà mai più ritrovata.
Il tempo passa e sia Alice che Mattia sono diventati due adolescenti problematici.
Alice soffre di Anoressia nervosa, mentre Mattia ha sviluppato una tendenza all'autolesionismo.
Le loro vite s'incrociano per quegli strani casi del destino sempre particolari ed unici.
Ognuno proseguirà poi la propria strada senza l'altro.
Quando si incontreranno di nuovo, già adulti, si scopriranno ancora innamorati.
E profondamente legati da quel "filo rosso" che non si era mai spezzato.
Tuttavia, ancora incapaci di infrangere quel muro di solitudine che li ha uniti, eppure continua a dividerli.
Mattia riparte senza che il loro rapporto abbia alcuno sviluppo.
Da qui, il paragonare i due ragazzi a due numeri primi gemelli, quei numeri vicinissimi tra loro ma isolati, perché inevitabilmente separati da un solo numero, quello pari.
Seppure così affini, così simili, e attratti fortemente l'uno verso l'altra, non riescono mai a "toccarsi" veramente.
Mai ad unirsi, perché divisi da un ostacolo impossibile da rimuovere.
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CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI.

Perché, riguardo l'argomento della solitudine -a cui ho dedicato gli ultimi 3 post- ho tenuto tanto a proporvi la trama di questo romanzo?
Prima di tutto, come ho detto all'inizio, è un romanzo che ho amato subito, che mi ha segnato "dentro" con una sorta di strana e malinconica dolcezza.
Mi aspettavo un finale totalmente altro, certo, come tutti quelli che lo hanno letto forse.
Ma quello del suo autore Paolo Giordano, probabilmente è più realistico nella sua amara durezza.
Secondo motivo, è la mia forte sensazione che al giorno d'oggi ci siano tanti, troppi, numeri primi tra gli adolescenti. Ma non solo.
Ancora di più i numeri primi gemelli, se parliamo di rapporti di coppia, in particolare di lunga data.
Coppie che si portano dietro la propria " solitaria solitudine" senza saperla trasformare in un "noi" di autentica compagnia, di autentica unione, e complicità .
Parlo di un legame "sano", non inquinato da un'abitudine che non colma vuoti: né nuovi, né antichi.
Occorre quella "scintilla" per uno stare insieme che non sia frutto di autoinganni, che non si regga sui mattoni logori dell'abitudine, che serve unicamente a rendere ancora più soli quei numeri primi gemelli.

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