Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2025

Storia di luci e di ombre - Parte2

Immagine
  Eccomi. Vi avevo promesso che avrei continuato a parlarvi ancora un po' di Neve. Vi ricordate vero di Neve? Non voglio raccontarvi tanto, no, non più di tanto, perché come vi ho detto, è molto difficile definirla, comprendere veramente la sua complessità. Quella stessa complessità che le provoca comportamenti spesso apparentemente contraddittori, o per lo meno conflittuali. Perché lei è fatta di "frammenti". Ecco sì: frammenti. Non equivocate però: non intendo dare a questo termine il valore di fragilità, o ancora peggio di inconsistenza, NO. No no, tutt'altro. I suoi infiniti frammenti, dalle altrettanto infinite forme e colori, sono fortemente compattati e aderiscono tra loro formando così, in realtà, una personalità incredibilmente "solida". Questo la rende profondamente convinta in ciò che crede perché, quando crede davvero, lo fa in modo totalizzante. Non c'è alcuno spazio per i dubbi se crede. Quei suoi frammenti sono i mille aspetti che compongo...

Storia di luci e di ombre - Parte1

Immagine
Vi voglio raccontare di una bambina, di una ragazza, di una donna, perché lei è tutto questo: bambina, ragazza, donna. Vi va? Okay, cominciamo! Non intendo parlare delle sue problematiche, no. No, perché quelle sono una conseguenza di ciò che lei è. Quindi, se riesco, vorrei raccontarvi esclusivamente di questo, di ciò che Lei è. Di ciò che è, nel suo "dentro più dentro". Difficilissimo badate, perché il suo dentro più dentro è una sorta di luogo fiabesco, e come tale magico. A volte incantesimo pieno di luce, altre, pieno di ombre che diventano buio. A volte profondissima grotta dove la luce non arriva, altre orizzonti sterminati dove la luce è così accecante da ferire gli occhi. Vogliamo dare un nome a questa bambina, ragazza, donna? Okay. Vediamo ... che ne dite di Neve? Vi piace Neve? Sì, mi sembra un bel nome per lei! Allora d'accordo: benvenuta Neve, benvenuta nel mio raccontarti! A pensarci, il motivo per cui è un nome adatto a lei è soprattutto il candore, quella ...

Un messaggio a tutti per una giornata di pace

Immagine
Vorrei essere ciò che i girasoli erano per Van Gogh, e ciò che la "sua" rosa, era per il Piccolo Principe. Vorrei essere ciò che un fiore è per l'ape, e ciò che la luna è per le maree. Vorrei essere ciò che la forza di gravità è per la terra, e ciò che l'ossigeno è per il respiro. Ciò che la passione è per l'anima, e un bacio d'amore un fremito nella pelle e nel cuore. Vorrei essere ciò che il cielo di primavera è per le rondini, e il luccichio delle stelle per una notte buia. E ancora vorrei... Cosa? ... ecco: essere ciò che le correnti sono per le onde del mare: il loro movimento, i cavalloni che investono, che schizzano, che spruzzano in miliardi di minuscole gocce d'acqua di mare. E i "mulinelli" imprevisti, quelli però che non trascinano via. E poi? ... e poi, e poi... ecco! Vorrei essere ciò che la neve e il gelo sono per le vette dei ghiacciai, per non farli sciogliere mai, e formare così quei famosi "ghiacci eterni". E sì, sì, s...

Vincent Van Gogh e le sue Notti Stellate - Parte 2

Immagine
  " Questa mattina dalla mia finestra ho guardato a lungo la campagna prima del sorgere del sole, e non c'era che la stella del mattino che sembrava molto grande ." O ancora: " Spesso penso che la notte sia più viva e più riccamente colorata del giorno. " Sono le parole che Vincent scrive al fratello Theo per informarlo del compimento di quella che sarà una delle opere più importanti di Van Gogh e della Storia dell'Arte: "La Notte Stellata". Sembra che il dipinto sia stato eseguito poco prima dell'alba del 19 giugno 1889, durante l'anno di permanenza nell' ospedale psichiatrico di. Saint-Remy-de-Provence, da dove scrive al fratello: " attraverso le grate di ferro della finestra riesco a vedere un campo di grano...sul quale, nel mattino, riesco a vedere il sole che sorge in tutto il suo splendore ." Egli lavora a questo dipinto negli ultimi mesi della sua vita quando la sua salute mentale è particolarmente compromessa. Poco pr...

Vincent Van Gogh, "I colori dell'eternità". Ma non solo... - Parte 1

Immagine
Lunedì 7 aprile 2025, nel programma "Ulisse" condotto da Alberto Angela, c'è stata la puntata dedicata a Vincent Van Gogh intitolata "I colori dell'eternità". Van Gogh è da sempre il mio pittore preferito, anzi, il termine "preferito" è limitante per l'emozione che sento nel racconto della sua vita, per la visione delle sue opere. Il primo luogo che ho visitato nel mio viaggio ad Amsterdam, anche se quel "visitato" è un termine improprio, perché è vero che le emozioni non si possono scrivere né tantomeno descrivere: solo avvertire. Avvertire "dentro". Dentro gli occhi per arrivare direttamente all'anima. Comunque, il primo luogo visitato, è stato appunto il Museo di Van Gogh. Ho atteso tanto il programma di Angela, anche se sono incredibilmente numerosi i documentari e i films che ho visto sull'Artista, così come i tanti libri letti. Ero curiosa di vedere il taglio che gli avrebbe dato Alberto Angela, nei suoi moltep...