Un messaggio a tutti per una giornata di pace



Vorrei essere
ciò che i girasoli
erano per Van Gogh,
e ciò che la "sua" rosa,
era per il Piccolo Principe.
Vorrei essere
ciò che un fiore
è per l'ape,
e ciò che la luna
è per le maree.
Vorrei essere
ciò che la forza di gravità
è per la terra,
e ciò che l'ossigeno
è per il respiro.
Ciò che la passione
è per l'anima,
e un bacio d'amore
un fremito nella pelle
e nel cuore.
Vorrei essere
ciò che il cielo di primavera
è per le rondini,
e il luccichio delle stelle
per una notte buia.
E ancora vorrei...
Cosa? ... ecco:
essere ciò che le correnti
sono per le onde del mare:
il loro movimento,
i cavalloni che investono,
che schizzano,
che spruzzano in miliardi di
minuscole gocce d'acqua di mare.
E i "mulinelli" imprevisti,
quelli però
che non trascinano via.
E poi? ... e poi, e poi...
ecco!
Vorrei essere
ciò che la neve e il gelo
sono per le vette dei ghiacciai,
per non farli sciogliere mai,
e formare così
quei famosi "ghiacci eterni".
E sì, sì, sì:
tanto altro vorrei essere!
Ciò che la sabbia
è per il deserto:
renderlo sconfinato.
Ma con un pozzo d'acqua fresca,
una sorpresa per chi
non spera più.
Da bere senza freni,
ingurgitare,
che bagna il viso.
E così dissetare,
dissetare tutti.
Non scordiamo il vulcano poi,
e quel suo fuoco interiore:
per dargli uno sfogo,
a quel fuoco che divampa,
e ribolle
con fiumi di lava,
con esplosione di lapilli.
E poi?
Ecco ... poi direi l'arcobaleno,
dopo un violento temporale:
svanite le saette
che illuminano il cielo,
svanita la paura
per la loro rapidissima,
imprevedibile violenza,
torna la serenità.
Perché appare "lui",
con il suo arco luminoso di colori.
Che altro?
Vediamo...
Vorrei essere sconfinata
allo sguardo di chi guarda,
come un orizzonte.
Come tanti orizzonti,
infinitamente diversi tra loro,
perché
diversi i paesaggi,
diversi i colori,
diverse le nature.
E le emozioni.
Vorrei essere
ciò che il terreno
è per le radici di un albero:
profondamente radicata.
Nella memoria di chi mi ama,
nel mio essere ciò che sono,
senza timore di giudizio,
senza compromessi,
senza cedere a ricatti, MAI.
Me stessa, sempre.
E accettarmi così.
Sempre per sempre me stessa.
E, ancora, terra fertile
per i piedi scalzi
che la camminano,
mentre senti
la sua energia che sale,
sale e scorre,
scorre,
per tutto il corpo si estende.
Vorrei essere
ciò che un sorriso
è per la tristezza,
per consolare un amico,
per scaldare un cuore,
per colmare un vuoto,
per illuminare gli occhi,
i propri e quelli dell'altro,
come una gemma di luce
in mezzo al viso.
E far sentire che ci sono.
Che io ci sono,
che non abbandono.
Potrei continuare all'infinito,
ma -io che non sono niente- preferisco terminare con una frase famosa di Neruda,
eterno interprete dell'amore nella Vita:
"Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i rami di ciliegio."
Fiorire, dunque.
Ecco sì: FIORIRE.
Fiorire per sé,
e per far fiorire gli altri!
.............
BUONA PASQUA, ALLORA!!!
E TANTA SERENITÀ A TUTTI, CON IL CUORE, CON IL SORRISO.

❤️ 🕊️💕 🎊🎉

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