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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

A proposito di "spine"

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Eccomi. Sono qui per proporvi un racconto, una piccola fiaba piena di intenzioni e con un significato profondo, qualcosa di speciale a mio avviso. Vi dico subito che non l'ho scritta io, a differenza della quasi totalità di fiabe e racconti che avete trovato sul blog o, se siete nuovi lettori, troverete. Mi piacerebbe dire che è mia, perché per me è talmente ricca di mille significati, che vorrei esserne l'autrice. Ma non è così. L'ho ritrovata per caso tra le "bozze" in email, perché quando qualcosa mi colpisce, la metto lì per custodirla e non perderla. L'autore del breve racconto è padre Andrea Panont. L'ho riletta, e mi ha colpita: mi è sembrata perfetta per i tempi di oggi, quelli che tutti stiamo vivendo, o per meglio dire, subendo. Per il relazionarsi non sempre facile, non sempre "autentico" tra le persone, e anche, o forse soprattutto, per questi "venti di guerra" che spirano ovunque, così vicini da esserne travolti. Proprio co...

Una leggenda sulla "Curiosità" e anticipazioni sul prossimo blog

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È un po' che non mi leggete. Allora spero di rimediare con una leggenda che forse in molti conoscete: "Il Vaso Di Pandora". Non so, però, se la conoscete in ogni suo particolare, ma, in base al racconto nella sua versione integrale, vi darò come sempre l'interpretazione di questa, entrando nel "cuore" del suo significato. Buona lettura! ............. PANDORA E IL VASO CHE NON SI DOVEVA  APRIRE. Erano troppo cattivi e superbi gli uomini da qualche tempo. Giove, il Nume che governava il Cielo e la Terra, ne era stanco, e decise di punirli. Chiamò Vulcano, il fabbro dell' Olimpo, e gli comandò di fabbricare una donna. Vulcano si stupì a tale richiesta, protestando che lui sapeva cesellare lo scudo di Minerva, o costruire l'armatura di Marte, ma una donna... Giove però non volle sentire ragioni, disse che era stanco della malvagità umana, e gli disse di obbedire al suo ordine. Vulcano tornò allora alla sua fucina, e iniziò a costruire la donna. La plasmò...

La saggezza delle favole - L' usignolo vero e quello meccanico

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  C'era una volta un potente imperatore della Cina il quale, avendo letto in molti libri che nel suo Impero esisteva un usignolo dal canto meraviglioso, ordinò ai suoi cortigiani di portarglielo a ogni costo. Quelli cercarono da ogni parte, ovunque nel regno, ma niente. Introvabile. Solo una ragazzina che lavava i panni al fiume, li condusse in un bosco poco lontano, dinanzi all'albero dove il piccolo uccello aveva il nido. L'usignolo fu così condotto al Palazzo Imperiale, e canto' con una tale dolcezza, che l'imperatore pianse di commozione, e tenne il piccolo volatile con sé, trattandolo con tanta gratitudine e ogni riguardo. Un giorno, però, l'imperatore del Giappone inviò come regalo all'imperatore della Cina, un bellissimo usignolo meccanico tempestato di brillanti. Bastava muovere una molla e quello cantava una canzone intensa e bellissima, solo che quella canzone non variava mai. All'imperatore, comunque, piacque moltissimo e si mise ad ascoltarlo...

Le illusioni sono persone pericolose: non hanno difetti

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Ho sentito questa frase per caso, ero distratta perché stavo studiando, e non so neppure se venisse dalla tele quella voce che pronunciava quella frase, e chi la dicesse, eppure mi è arrivata alla testa prima ancora che alle orecchie. Colpita, come una freccia scoccata da un arco che arriva al centro perfetto di un bersaglio! E lo trafigge. E lo passa da parte a parte. Ma quanto è vera questa frase? Eh sì...tanto, proprio tanto. Niente è più pericoloso, per l'idea romantica che ci facciamo di certe persone o di certi aspetti della vita, quanto le illusioni. E per "aspetti della vita" mi riferisco soprattutto ai momenti che viviamo, e "i momenti" li viviamo con gli altri: le persone che condividono con noi l'avventura del Grande Viaggio sulla Terra. Parlo di relazioni, ovviamente, e le relazioni, come la vita, si diversificano moltissimo tra loro. Sono come tessuti, alcuni ruvidi come il lino, altri con certe morbidezze strane, che scivolano tra le dita ma co...