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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Eva racconta la sua anoressia

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Sono cresciuta nella paura: ho passato gli anni della mia infanzia tra l'ansia e l'incertezza, ignorando la vera atrocità di ciò che stava intorno a me; vedevo tutto in modo strano, diverso...è normale: non avevo che pochi anni ed era spontaneo per me l'immaginare che tutto questo fosse un breve film, un'esperienza in cui io non ero io, ero una piccola attrice dove le protagoniste eravamo noi tre (mamma, mia sorella, ed io), e l'antagonista era mio padre in preda ai suoi momenti di cattiveria. L'esitazione ed il timore sono stati miei compagni di gioco, di scuola, erano nell'aria che respiravo e in casa accanto a me in tutto quello che facevo; ma lì per lì non me ne rendevo conto. So di essere stata protetta ed amata dalla mia mamma, più di quanto lei non amasse se stessa; e questo succede anche oggi, sempre... Non smetterò mai di dire grazie, vorrei urlarlo al mondo intero. Quando i miei genitori si sono "finalmente", separati legalmente, (potrei ...

C'era una volta

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Per fare capire meglio le modalità che adottai all'interno dell'ospedale, vi riporto - in maniera sintetizzata rispetto alla lunghezza originale - il racconto scrittomi da una delle pazienti ricoverate, a fine anni novanta, che chiamerò Eva per mantenere l'anonimato. Eva, diciannove anni all'epoca, era ritenuta una "paziente difficile" per la distanza che teneva con i medici e le colleghe quando provavano ad approcciarla. Questo periodo lo racconterà meglio lei stessa cinque anni dopo le sue dimissioni dall'ospedale, e che vi riporterò di seguito a questa premessa. Ricordo ancora la prima volta che la vidi entrando nella camerata dove era ricoverata insieme alle altre ragazze. Minuta, piccolina, magrissima. Nel viso grazioso dalla carnagione molto chiara il pallore era ancora più accentuato. I capelli, d'un bel castano-rosso, erano divisi da una scriminatura al centro raccolti in due code tiratissime ai lati del volto, racchiuse poi in due "crocch...

Per tutti coloro in cerca di se stessi

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Storia di un'Ombra senza Identità Si era trovata lì, all'improvviso. Lì dove, vi chiederete. Lei non lo sapeva. Non sapeva cosa fosse quel luogo. Non sapeva proprio cosa fossero "i luoghi", così, in genere. Si sentiva " esistere ". All'improvviso sentiva di " essere ". Si guardò attorno e vide tanto verde. E un profumo di fresco e di buono. E strane creaturine intorno. Riusciva a comprendere il loro linguaggio. Qualcosa di piccolo, colorato e leggiadro, le disse: "io sono una farfalla, tu chi sei, e perchè sei trasparente?" Lei non sapeva cosa volesse dire essere "trasparente". E non sapeva cosa fosse una farfalla, le appariva solo come qualcosa di molto leggiadro e gentile. "Non so perchè sono trasparente. Non so cosa significhi essere trasparente". "Significa che sei come un'ombra. Non sei definita. Non hai corpo. O meglio si vedono i contorni. Il perimetro del tuo corpo. Credo tu sia una ragazza. E il t...

...continuando il discorso

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Riprendiamo il discorso della simbologia nelle fiabe per una maggiore chiarezza. Il cibo è da sempre un protagonista nelle fiabe che si raccontano ai bambini: dalle briciole di Pollicino, alla rossa e invitante mela che la strega malvagia offre a Biancaneve, al pane imburrato " di sopra e di sotto " durante la festa di Pinocchio raccontata nelle pagine di Collodi.  E - ancora - la casa di marzapane in una delle fiabe più famose dei fratelli Grimm: Hansel e Gretel. Potrei continuare a lungo a ricordarle, perchè tantissime sono quelle dove il cibo fa da "interprete" principale. Ma questa di cui parlo è la simbologia più "classica" che viene usata in psicologia. La mia modalità privilegiata invece è diversa. Una modalità che ho dovuto - per così dire - "inventarmi", per trovare una via di comunicazione più accessibile con le mie giovanissime pazienti ricoverate nel reparto dei DCA (Disturbo del Comportamento Alimentare) in Neuropsichiatria Infantile...

Ridere fa bene

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  GIORNATA MONDIALE DELLA RISATA  😄 La risata è un potente alleato per il nostro benessere: 🌼 Diminuisce lo stato di stress; 🍀 Aumenta la produzione di serotonina, naturale antidepressivo; 🍄 Protegge il cuore; 🐾 Rafforza il sistema immunitario; 🍒 E' un antidolorifico naturale; 🌳 Riduce la pressione sanguigna; 🐬 Favorisce il sonno; 🌞 Ri-energizza mente e corpo. Non ultimo previene la fame emotiva: la risata infatti innesca il rilascio di neurotrasmettitori del benessere, riducendo così la necessità di sgranocchiare cibo per calmare ansia e nervi. Insomma, ridere FA BENE, non solo al corpo ma anche alla mente e al cuore. La risata ci lega agli altri ed è contagiosa! La risata è un potente magnete " La risata è la distanza più breve tra due persone " (Victor Borge) Non perdetevi gli altri post del nostro Blog, cliccate  qui Nutrire la Vita  e buona lettura!