Criteri diagnostici per la classificazione della bulimia nervosa
A) Ricorrenti abbuffate.
Un'abbuffata o crisi bulimica è caratterizzata dai seguenti punti:
- mangiare in un definito periodo di tempo (in genere minore di due ore) una quantità di cibo significativamente superiore a quello che la maggior parte delle persone mangerebbero in circostanze simili.
Sebbene il tipo di cibo assunto vari ampiamente, in generale comprende quelli ipercalorici come dolci o gelati.
Ciò che caratterizza l'abbuffata in ogni caso è la quantità anomala di cibo piuttosto che la compulsione verso uno specifico alimento.
L'episodio può essere più o meno pianificato, ed è di solito caratterizzato dalla velocità d'ingestione.
L'abbuffata spesso continua finché l'individuo non si sente "così pieno da stare male".
I soggetti con bulimia tipicamente si vergognano delle loro abitudini alimentari patologiche e tentano di nasconderle.
È per questo che avvengono in solitudine, quanto più segretamente possibile.
Sensazione di perdere il controllo durante l'episodio ( sensazione di non riuscire a smettere di mangiare).
Nelle fasi precoci del disturbo alcuni riferiscono l'abbuffata come un'esperienza di derealizzione.
Nelle fasi più tardive la sensazione di perdita di controllo si manifesta come incapacità di resistere all'impulso della crisi, o di interromperla una volta iniziata, anche se questa sensazione non è assoluta: il soggetto può infatti continuare l'abbuffata malgrado il telefono continui a squillare, ma interromperla immediatamente se qualcuno entra inaspettatamente nella stanza.
B) Ricorrente e inappropriata condotta compensatoria per prevenire l'aumento di peso è l'auto induzione del vomito dopo l'abbuffata, presente nell' 80-90% dei casi.
Altre condotte di eliminazione sono rappresentate dall'abuso di lassativi, diuretici, ed enteroclismi.
Inoltre, sempre come condotta compensatoria, sono il digiuno nei giorni successivi l'abbuffata, e l'intensificazione dell'esercizio fisico.
C) Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano almeno due volte la settimana.
D) I livelli di autostima sono influenzati dalla forma e dal peso corporeo.
In base quindi alla presenza/assenza di regolari condotte di eliminazione anche qui si utilizzano due sottotipi:
- senza condotte di eliminazione, dove le uniche pratiche compensatorie all'abbuffata sono il digiuno e l'esercizio fisico.
- con condotte di eliminazione le cui pratiche sono sopra descritte.
In alcuni casi -e questa sembra essere una tendenza fortemente in aumento- il vomito rappresenta l'effetto ricercato: la persona si abbuffa per poter vomitare.
Questo, fino a farla diventare quasi una tipologia a sé.
Questo tipo di disturbo ha come matrice ovviamente Anoressia o Bulimia, ma una volta che si è costituita diventa quello che i biologi definiscono "qualità emergente".
Qualcosa, cioè, che non ha più niente a che vedere con ciò che inizialmente lo ha prodotto.
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