Considerazioni sull'amore per la vita di Alessandro Baricco



Se mi avete letto, nel post precedente vi avevo detto che vi avrei dato la mia interpretazione di alcuni brani tratti dai romanzi di Baricco.

Allora eccomi: io sono una che mantiene sempre le promesse!

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1-" Volevo dire che io la voglio la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla tutta, tutta quella che c'è, tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella voglio prendermela, io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio.
Ce la farò vero?"
(Oceano Mare)

CONSIDERAZIONE:

Trovo molto bella questa dichiarazione di amore per la vita.
Questo desiderio e questa volontà quasi di "possederla" in tutto ciò che è, nel bene e nel male, in tutte le sue sfumature, in certe sue salite che richiedono quelle famose e metaforiche "scarpe chiodate" per arrampicarsi, così come in alcune facili ed entusiasmanti discese, dove ogni momento perfetto sembra eternità.
Il personaggio che pronuncia questa frase vuole la Vita, ne vuole "tanta da impazzirne", "dovesse fare anche un male da morire è vivere che voglio".
Quale amore può superare questo?
È così la vita: la si vuole anche quando fa male.
Forse è per questo motivo che Baricco usa il mare come metafora della vita.
I suoi protagonisti sono vittime di un naufragio, sospesi sul mare in una zattera: è così il mare.
A volte fa molto male, altre regala momenti e sensazioni fantastiche, eppure lo si ama ugualmente.
............

2-"Il mare è senza strade, il mare è senza spiegazioni."
(Oceano Mare)

CONSIDERAZIONE:

Ancora una volta il mare come metafora della vita: è senza strade né spiegazioni.
Quando nasciamo non sappiamo quale strada ci presenterà la vita ne quale sceglieremo.
Dobbiamo accettarla senza chiedere spiegazioni, cercando d'imparare da soli a "nuotare" al meglio, con forza, attenzione, e con la voglia di godersi ogni "bracciata".
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3-"Sai cos'è bello qui? Guarda:
noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate.
Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, non un segno qualsiasi, niente.
Il mare cancella, di notte.
La marea nasconde.
È come se non fosse mai passato nessuno.
È come se noi non fossimo mai esistiti.
Se c'è un luogo al mondo in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui.
Non è più terra, non è ancora mare.
Non è vita falsa, non è vita vera.
È tempo.
Tempo che passa.
E basta."
(Oceano Mare)

CONSIDERAZIONE:

"Noi lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate.
Ma domani ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia, e non ci sarà più nulla...
Il mare cancella di notte.
È come se noi non fossimo mai esistiti."

È così anche nella vita.
Ancora una volta il mare come la vita.
Ognuno di noi è convinto di lasciare almeno una piccola impronta di sé, quando non ci sarà più. Una sola piccola orma.
Ma il "mare/vita" cancella.
Di notte.
È solo Tempo.
Il tempo passa e cancella, come il mare, come la vita.
Ma non è da prendere come una considerazione negativa o pessimistica, no!
Significa che bisogna ricordarsi sempre che la vita è il presente. Che questo presente occorre utilizzarlo al meglio, collezionare attimi che valgono, preziosi più di qualunque gemma rara, ricchi di emozioni che diano senso a questo strano percorso: un senso per se stessi, e uno da donare agli altri.
Allora non ci importerà più di lasciare un'orma sulla spiaggia, né se questa verrà cancellata.
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Mel prossimo post altre considerazioni degli altri brani.
Vi aspetto!

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