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Visualizzazione dei post da luglio, 2025

Ancora intorno a Bukowski

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  Eccomi, sono di nuovo con voi. Se avete letto il post precedente, ricorderete sicuramente le 5 frasi di Charles Bukowski che vi ho riportato. In caso contrario, se cioè non le avete lette, è un'ottima occasione per farlo: credo vi piaceranno per la loro profondità e verità, per la loro saggezza intrinseca. Ho dato ampio spazio alla prima, perché la ritengo la più significativa, quella che meglio riassume il pensiero di Bukowski e la sua idea di "coraggio". Ogni frase racchiude il suo ideale tutto personale, ma ricco di valore, di come vivere la vita in ogni sua manifestazione, ma con un continuo riferimento, a volte quasi ossessivo, a quel sentimento d'amore che, evidentemente, gli ha procurato molta sofferenza ma che, "con le mani nude e il cuore mezzo rotto", non ha mai rinnegato. È un messaggio che dà a tutti, e che vale la pena di riportare per trasmetterne la saggezza che forse stupirà chi aveva di lui solo un'immagine negativa, di un essere chius...

Il segreto di lasciare andare

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  Vi racconto qualcosa? Okay. Prendo spunto da alcune frasi che ho letto, scritte da uno scrittore e poeta. È uno strano poeta. Uno scrittore e poeta molto particolare. Uno che ho "conosciuto" per caso, leggendo un suo romanzo dal titolo: "Storie di Ordinaria Follia". Se siete un suo fan, oppure avete letto solo quel suo romanzo, avrete già capito di chi parlo: Charles Bukowski. Sì, quell'uomo dal viso simile a un foglio troppo usato, troppo scritto, troppo letto, troppo vissuto, come posso spiegarmi... stropicciato, ecco! Stropicciato rende l'idea. E se guardate la foto che ho messo ad apertura del post, bè, quella foto vale più di qualunque descrizione o parola. Di lui scrivevano: "Beveva più di quanto parlava. Scriveva come sputava: con rabbia, poesia, e disincanto". Probabilmente, anzi sicuramente, ero troppo giovane quando l'ho letto, troppo ragazzina, troppo presto per sapere affrontare quel romanzo nel modo giusto: con leggerezza e insie...

Un viaggio nel mistero della mente. Una storia vera

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  Dedicato alla "Ninfa dei Boschi". All' "àncora" della mia infanzia, della mia adolescenza, e del mio essere una giovane donna fino a che è rimasta con me. Nella mia vita. Dedicato a te mamma🌹 .............................. ....................... Mari tenne gli occhi chiusi. Non li apriva mai subito al risveglio: prima doveva mettere ordine nella sua testa. Ordine a quel guazzabuglio di sensazioni, residui del sonno, flash di immagini, volti e luoghi sconosciuti, che le davano il senso del nulla. Le capitava continuamente da bambina quella sensazione. Per periodi lunghi: settimane che diventavano mesi, e i mesi si prolungarono nei diversi anni a venire. Da bambina le faceva un effetto strano: non era esattamente paura, era più confusione, o meglio, smarrimento. Alla mattina, al risveglio, andava dalla mamma e provava a spiegarle quella sorta di "mondo altro" che viveva di notte, ma era davvero complicato spiegare rendendolo credibile. Inoltre la mam...