Capitolo 6 - Controllo e autolesionismo nel disturbo anoressico e in quello bulimico
IL CONTROLLO.
La parola "controllo" non dovrebbe mai sfuggire all'attenzione di chi voglia conoscere e comprendere meglio la natura del disturbo.
Essa costituisce una importantissima chiave di lettura per la centralità del comportamento della ragazza anoressica.
Vi è una sorta di minimo comune denominatore tra restrizioni alimentari, compensazioni eliminatorie, e autolesionismo.
Ovvero controllo delle proprie pulsioni vitali, dell'aumento ponderale, delle sensazioni piacevoli che possono scaturire da un pasto o semplicemente da un'emozione.
Un controllo esercitato in modo totalizzante ed incessante che spesso finisce con l'investire anche la sfera sessuale: non è infatti raro che l'anoressia generi una caduta del desiderio sessuale che può cronicizzarsi fino all'anorgasmia( incapacità di provare piacere sessuale).
L' AUTOLESIONISMO.
L'autolesionismo, cioè ferire il proprio corpo, significa agire con volontà distruttiva verso il raggiungimento dell'obbiettivo primario, a volte perfino compulsivo, dell'auto punizione.
Le zone più "battute" sono in genere braccia e gambe per la loro minore visibilità all'esterno.
Lo scopo delle ferite non è infatti quello di "essere visto" dagli altri, al contrario questo genera un senso di vergogna elevatissimo.
Il senso simbolico delle ferite non è infatti rivolto all'esterno ma sempre e soltanto all'interno. (continua...)
Non perderti gli altri post del nostro Blog, clicca su "segui" alla Home Page e diventa un nuovo follower!

Commenti
Posta un commento