Capitolo 4 - Vantaggi secondari



Può sembrare strano asserire che l'anoressia possa anche essere "utile", eppure questa condizione ha degli effetti positivi per il soggetto malato definiti in psicologia "vantaggi secondari".

A) PROLUNGARE L'ETÀ D'ORO.

Abbiamo detto che in molti casi tale disturbo insorge in un periodo particolare della vita, proprio quando avviene una maturazione fisica, sessuale, psicologica, relazionale.
Chi non è pronto a questo può desiderare un ritorno all'infanzia.

B) RICEVERE AFFETTO E AMORE.

L'anoressia attira significativamente l'attenzione dei genitori.
Capita infatti che dopo l'esordio della malattia genitori, magari prima distratti dai loro problemi, diventino all'improvviso attenti alle esigenze della ragazza.
Questo avviene spesso anche con i parenti stretti.

C) DIMINUIRE I CONFLITTI FAMILIARI.

A volte l'anoressia impedisce che certi matrimoni si sfaldino favorendo l'avvicinamento tra i coniugi proprio perché lascia meno spazio ai diverbi.
Questo è molto gratificante per la ragazza che può percepire l'utilità di mantenere il suo disturbo e in un certo senso sacrificarsi per il bene della famiglia.

D) ANNULLARE LE EMOZIONI.

Entrare nell'anoressia significa spostare l'attenzione su qualcos'altro di così intenso da fare dimenticare i problemi e le emozioni altrimenti difficili da gestire.

E) ATTIRARE L'ATTENZIONE DEGLI AMICI.

Inizialmente dimagrire significa attirare l'attenzione e gli elogi degli amici.
Spesso la frase tipica è: " Lo sai che stai molto bene così?" e all'improvviso si scopre che perdere peso può favorire i contatti sociali.
Purtroppo dopo la fase iniziale c'è sempre il completo isolamento.

ESPRIMERE SE STESSI.

La malattia è un mezzo per esprimere rabbia, opposizione, e affermare se stessi come individui indipendenti e autonomi.

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Come si vede i vantaggi secondari sono numerosi anche se non si ha piena coscienza di ciò, ma di fatto mantengono per anni il disturbo che evita molte responsabilità e rimanda molti problemi.
Le pazienti definite croniche in 10 a volte 20 anni di anoressia alle spalle, diventano molto resistenti a ogni cambiamento e hanno molta paura del "dopo", di che cosa rimarrebbe loro una volta abbandonata la malattia, per convincerle occorrono in questo caso motivazioni davvero molto forti.
(Continua...........)

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