Alba rosa e Arcobaleno


Alba rosa e Arcobaleno s'incontrarono per uno strano caso del destino.
Forse non così strano, perché io credo che il destino certi incontri li decida in tempi già predestinati, quindi più che strani sono inevitabili.
La circostanza in cui si verificò l'incontro però fu abbastanza inusuale.
In una sera inoltrata d'estate si scatenò un violento temporale, che si acquietò verso il termine della notte.
In quel momento, dopo tanto furioso maltempo, il cielo era diventato incredibilmente terso, e con quella limpidezza dava inizio a un nuovo mattino.
Proprio in quel momento stava sorgendo una bellissima alba, luminosa e chiara come la pennellata di un campo di grano dipinto da Van Gogh.
Contemporaneamente, come spesso capita dopo un temporale così violento, anche uno splendido arcobaleno apparve nel cielo ora sgombro di ogni nube.
I due non si erano mai visti, mai conosciuti, non si era mai verificato un evento del genere fino a quel momento, e si scrutavano con un misto di curiosità, meraviglia, ammirazione, che generò una immediata quanto strana attrazione tra loro.
Fu Arcobaleno il primo a rivolgerle la parole.
Le chiese chi fosse, e da dove venisse.
Alba, un po' diffidente e intimidita, non rispose, ma i suoi colori tenui si accesero per un attimo, e quell'improvvisa intensità manifestava un lieve imbarazzo.
Ma era di natura gentile e delicata come lo era la sua luce, così rispose:
"io sono Alba, sono la luce del primo mattino e non ti ho mai visto.Tu invece chi sei?"
Arcobaleno, abituato allo stupore sempre ammirato degli abitanti della terra quando lo vedevano apparire in cielo per l'incredibile e bellissima varietà dei suoi colori, rispose con un po' di arroganza:
"Comeee? Vorresti dire che NON mi conosci, che NON hai mai sentito parlare di me?!
Io sono Arcobaleno!
Sono il fenomeno atmosferico più raro che si verifichi nel nostro cielo, il più raro e il più desiderato dagli uomini sulla terra proprio perché non mi concedo facilmente.
Non compaio alla fine di ogni temporale, assolutamente no!
Si devono verificare coincidenze ed effetti molto particolari perché io accetti di apparire.
Sono un fenomeno ottico dovuto dalla rifrazione della luce del sole attraverso piccole gocce d'acqua disseminate nell'atmosfera: è allora che si verifica una Magia, ed io compaio!
Questo può verificarsi non solo dopo un temporale ma anche quando il sole si fa largo durante una pioggerella.
Perfino negli spruzzi d'acqua di una fontana o di una cascata.
Allora ecco che io ricompaio in una sorta di cerchi concentrici che vanno dal rosso, all'azzurro, al violetto.
È uno spettacolo unico, credi, per questo sono tanto ammirato!
Alba si sentì un po' ferita da una simile arrogante presunzione.
Sì sentì sminuita, umiliata, come se la sua limpida luce dalle tante sfumature di rosa dorato fossero niente in confronto ai colori di Arcobaleno, che erano tanti di più rispetto alla sua luce che ora le appariva banale con quell'unica tinta...
Sapeva che quell'incontro avrebbe avuto vita breve per loro, perché l'astro che nasceva con lei presto avrebbe preso forza, e lei sarebbe sparita per lasciare posto a una luminosità sempre più intensa che avrebbe segnato l'avanzare del giorno.
Quello che non sapeva era che la stessa sorte l'avrebbe subita Arcobaleno!
Ormai il calore stava consolidandosi, e lui -pur guardandosi dal dirlo- si sentiva sempre più debole, i suoi colori meno accesi e sempre più sfumati, e la curva del suo arco meno nitido, meno definito e imponente.
Così, in un impeto di comprensione, di profondo e intenso affetto per Alba consapevole di quanto fossero affini i loro destini, si avvicinò a lei.
Mettendo da parte orgoglio e presunzione le sussurrò:
" Non sentirti sminuita dolce Alba, non essere mortificata. Sono stato uno stupido, ho voluto ferirti perché avevo anch'io la tua stessa paura ma non volevo mostrarla, specialmente a te, perché sono troppo orgoglioso.
Anch'io tra un po' svanirò da questo nostro cielo, forse perfino un attimo prima di te.
Tu sei fantastica con quella tua luce che a te sembra scontata e banale perché di un'unica tinta!
In realtà non puoi accorgertene, ma sappi che cambia in continuazione in un crescendo di sfumature che vanno dal giallo chiaro, al rosa tenue, all'arancio dorato!
Io ho certo più colori, ma rimangono tali, non sfumano in mille gradazioni come invece avviene in quel tuo chiarore.
Ti voglio bene Alba rosa, c'è un tale candore in te, una purezza quasi magica che mi affascina ...e tu...tu mi vuoi un po' di bene?
Alba, che aveva provato da subito curiosità e attrazione per lui, da subito una profonda sensazione di affinità e appartenenza, gli rispose:
"Sì, ti voglio molto bene, ma...ecco vedi, mi sento così debole ora.
Mi sento svanire piano piano... il giorno sta avendo il sopravvento, e io scomparirò."
A queste parole Arcobaleno, che stava per dissolversi a sua volta, concentrò in quei pochi istanti rimastigli uno sforzo immenso. Bruciò le sue ultime forze in quell'atto d'amore che gli permise di spostare i suoi ultimi tenui bagliori verso Alba che diveniva sempre più pallida e ... il miracolo avvenne!
Le loro luci si unirono, si fusero e confusero allargandosi in un bagliore immenso che illuminò l'intero cielo.
Poi... tutto tornò alla normalità.
Sapete una cosa cari amici che mi state leggendo?
Ebbene, molti abitanti della terra che all'inizio di quella mattina avevano rivolto gli occhi in alto, videro qualcosa di meraviglioso e incomprensibile avvenire in cielo: come un vortice di luce formato da infiniti colori che si moltiplicavano in infinite sfumature e accostamenti mai visti!
Ed ecco rossi mescolati a violetti, azzurri uniti a verdi, arancioni che si fondevano ai gialli, e un chiarore fatto di oro, di porpora, e di polvere di stelle.
Fantastico!
Molti pensarono a fenomeni di origine extra terrestre, altri addirittura a una dimensione parallela che era penetrata, per uno strano e misterioso accadimento, nella nostra interferendo per un istante con essa, mentre i più diffidenti e increduli a tutto ciò che non ha una spiegazione, pensarono ad una allucinazione collettiva.
Infine, i più sognatori, coloro che nel prezioso scrigno della loro mente avevano mantenuto un piccolo angolo abitato dalla fantasia dove tutto poteva accadere, credettero di avere avuto il privilegio di avere vissuto la più incredibile, la più fantastica, la più magica delle fiabe che avessero mai letto o ascoltato!

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