I Traumi Nella Vita Di Magritte. (annodano le loro radici con il mistero delle sue pitture.)
Primo evento traumatico:
- dalla sua culla a circa 1anno di età René Magritte vede uomini con l'elmetto che trascinano l'involucro di un aerostato che si era arenato sul tetto della dimora familiare.
- nel 1912 sua madre Regine rifiuta di vivere e si getta nella Sambre.
La ritrovano e la portano a riva con la testa avviluppata nella camicia da notte.
"Fu uno choc" scriverà Magritte.
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1) In riferimento al primo trauma l'immagine di un aerostato o di una mongolfiera, ma assai più frequentemente di una semplice sfera, di un pallone, di un ovale, apparirà sovente nei suoi quadri come motivo ossessivo e crudele.
Qualche volta la sfera assume la forma di una mela rinchiusa in una stanza ("La chambre d' ecoute" 1952) o una sfera di luce (" Le principe du plaisir" 1937).
2) Riguardo al secondo evento traumatico -il suicidio della madre- farà probabilmente nascere in Magritte il desiderio della cancellazione delle immagini in altre dimensioni, in altri livelli, in altre forme, come una fuga in avanti della fantasia che si immerge in un mondo del tutto assurdo, a volte dolce morbido, quasi soave, e contemporaneamente oscuro, torbido, amaro.
Singolare può apparire la scomparsa della testa che appare in diversi quadri in epoche diverse o l'annullamento della testa per mezzo di un drappo.
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