TIMOBY - Interpretazione


"L'autostima è un insieme di giudizi valutativi che l'individuo ha di sé stesso" (Battistelli- 1994).
Chi ha una bassa autostima spesso fatica a esternare sentimenti e necessità.
Dire le proprie opinioni, essere comunicativi senza timore o vergogna di esporre e di esporsi, sono tutte caratteristiche che rafforzano la nostra autostima.
È errato darci obiettivi troppo alti da raggiungere perché, in caso di fallimento, la conseguenza sarà quella di sentirci inadeguati, non all'altezza, e tutto questo porterà a un senso di frustrazione.
Altrettanto fondamentale è la capacità di giudicare gli eventi che ci accadono in modo realistico: cioè la spiegazione che diamo ai nostri successi o ai nostri fallimenti.
Più la nostra autostima è bassa più tenderemo a sminuire un successo anche importante, così come -al contrario - valuteremo in modo esageratamente negativo un piccolo insuccesso.
È importante tenere sotto controllo le proprie emozioni/reazioni (rabbia, dolore, gioia, tristezza, mortificazione, paura...) in modo da evitare atteggiamenti che servono solo a danneggiare la percezione che abbiamo di noi.
Per questo è fondamentale "coltivare" la propria autostima fin da giovanissimi, che non significa passare all' atteggiamento opposto di arroganza e megalomania, perché ci troveremmo di fronte all'altra faccia della stessa medaglia che porta al "complesso di superiorità".
Complesso che non è altro che una maschera per nascondere un'autostima fragile.
In questo racconto ci troviamo anche di fronte a quello che oggi viene chiamato "body shaming", cioè il comportamento di chi deride una persona per qualche caratteristica dell'aspetto fisico, come ad esempio, la corporatura.
Nel caso specifico di Timoteo, il termine più esatto è "fat shaming" che riguarda il deridere in modo sprezzante chi è afflitto da un corpo grasso.
È ciò che accade nel nostro racconto a "Timoby", chiamato così dai compagni di classe che lo bullizzano per la sua obesità.
Costruiamo la nostra autostima sull'opinione che abbiamo di noi, ma anche sulla valutazione che pensiamo abbiano gli altri di noi.
Subire bullismo durante l'infanzia come accade al nostro "eroe" ( perché tale si dimostra, alla fine, nella sua capacità di prendere consapevolezza di sé) può incidere pesantemente su un'autostima in formazione.
Per questo motivo è importantissimo allenare la propria "voce interiore" ad essere meno giudicante, meno severa, meno intransigente con noi stessi.
Assumere un atteggiamento positivo verso di noi, guardare con sguardo benevolo e riconoscente a ciò che abbiamo di buono, di valido, di positivo, aiuta a "crescere" nel modo giusto.
È ciò che farà il nostro Timoteo quando la sua sofferenza lo porterà a guardarsi "dentro".
Guardare alla propria intelligenza, al proprio valore, a quelle capacità guidate dalla sua generosità, dal suo altruismo, dalla sua innata disponibilità verso l'altro.
Tutto questo l'aiuterà a trovare la chiave per aprire quello scrigno meraviglioso custodito nella sua anima.
Lì, in quel luogo non luogo, dove è custodito un preziosissimo tesoro costituito da quella forza che fornisce una giusta consapevolezza di sé, indispensabile per costruire il proprio futuro.
È così che Timoby svanisce per fare largo solo a Timoteo.
Perché, e forse nessuno lo sa, una farfalla può avere ali d'acciaio.

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