Evita di evitare, ma evita di metterti alla prova se non ti senti pronto.



Nella pagina nella quale ho parlato della mia formazione avevo anticipato che avrei approfondito l'esperienza della Scuola di Specializzazione di Terapia Biosistemica, che ha come direttore il Prof. Maurizio Stupiggia.

Come già detto, dopo i quattro anni trascorsi sotto la guida del Prof. Glauco Carloni -allora Presidente della Società Psicoanalitica Italiana(SPI)- ho frequentato altri corsi, con approcci completamente diversi tra loro, per allargare la mia conoscenza nella psicologia clinica
L'esperienza con il Prof. Carloni, in ogni caso, è stata la più lunga e quella più vicina e più adatta a me, per come sono e come "sento".
Ma torniamo alla Scuola di Terapia Biosistemica e -per i non addetti ai lavori- chiarisco il termine di Biosistemica.
La Biosistemica, o Psicocorporea, è un approccio terapeutico integrato a mediazione corporea che riassume in sé la componente biologica e quella sistemica, dove il disagio viene affrontato a partire dall'unità mente-corpo.
Le sensazioni corporee vengono a interagire con i pensieri della mente provocando emozioni che creano un disagio a volte profondo.
La Psicoterapia Biosistemica trae origine dalle ricerche di Jerome Liss, psichiatra e psicoterapeuta americano di cui vi riporto un suo brevissimo concetto dove -in poche righe- spiega magistralmente il senso del rapporto terapeuta/paziente e il percorso che si fa insieme:

"L'emozione è come un fiume: se è secco siamo nel deserto, se è sovrabbondante anneghiamo.
Il terapeuta cerca di meritarsi la fiducia del paziente: in questo modo egli diventa come gli argini di questo fiume, aiutandolo a trovare le sue risorse in un contesto di sicurezza."

Ho abbandonato la Scuola di Psicoterapia Biosistemica alla fine del secondo anno perché -allora- non ero pronta emotivamente.
Ringrazio il Prof. Stupiggia per avere capito la mia difficoltà nell'affrontare quel tipo di pratica in un momento per me emotivamente troppo difficile, per avere capito la mia sofferenza senza alcuna critica, né insistenza per farmi proseguire.
Questo con assoluta apertura mentale e comprensione della mia difficoltà in un periodo particolare della mia vita.
Ma vi spiegherò meglio nel prossimo post.

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