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Eva continua il racconto della sua anoressia

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  Nota: Ho suddiviso la storia del percorso anoressico di Eva in due parti perché troppo lungo in una unica soluzione. Questa è la seconda parte, ma è estrapolata dall'intero racconto, per questo necessita anche della lettura della prima parte -già pubblicata in precedenza- in cui Eva (nome d'invenzione per motivi di privacy) spiega in maniera precisa, profonda, dettagliata, emozionante, il come e il perché sia arrivata alla malattia. Posso dire che ora Eva (che io seguii durante tutto il suo ricovero in ospedale) sta bene, non è mai più ricaduta nella patologia, è una donna ora adulta, e da allora (era il 1997 e io facevo tirocinio all'interno dell'ospedale) siamo ancora in contatto, siamo rimaste molto legate, e appena può mi viene a trovare a Bologna. .............................. .................. Seconda Parte Avevo i soliti problemi di tutte le ragazze: la scuola che mi andava sempre più stretta, i rapporti con i ragazzi, organizzarsi il sabato sera con gli amic